Questa farina è ottenuta lavorando la segale su macine in pietra. La segale è una pianta erbacea originaria dell'Asia Minore, appartenente alla famiglia delle Graminacee. Si tratta quindi di un cereale e, anche se meno del frumento o di altri cereali, contiene glutine, per cui non è adatto all'alimentazione dei celiaci.
E' una pianta che rispetto al frumento, resiste molto bene ai climi freddi, per questo è molto utilizzata nel Nord Europa, specialmente per la preparazione di quello che viene chiamato "pane nero" (per la tonalità bruno scura della farina).
Utilizzi
La farina di Segale viene spesso utilizzata per la preparazione del pane nero, un pane tipico di alcune regioni d’Italia, come il Trentino e la Valle d’Aosta. Per la preparazione del pane la farina di segale viene di solito abbinata alla farina di farro o di frumento integrale, ma la potrete scegliere per preparare anche grissini e cracker, torte e biscotti, anche se il suo impiego è più comune nelle preparazioni salate.
E’ possibile impiegarla al 40-50% con farina di frumento per la preparazione di pane, focacce, torte e biscotti, oppure in purezza nel caso di diete particolari, anche se le caratteristiche di lavorabilità sono esigue.
Ecco una selezione di cinque ricette con la segale da sperimentare.
Proprietà nutrizionali
La farina di segale apporta molta energia. Le calorie provengono essenzialmente dai carboidrati complessi, seguiti dalle proteine (che sono però inferiori a quelle del frumento) e infine dai lipidi (grassi). Il rapporto degli acidi grassi è positivo, in quanto a favore dei polinsaturi.
La segale contiene inoltre discrete quantità di potassio, fosforo e ferro. Mentre, per quanto riguarda il profilo vitaminico, nella farina di segale troviamo vitamine del gruppo B e vitamina E.
Note
I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.